Berlino contraria all’inclusione dell’atomo nella tassonomia verde
La Germania voterà contro il regolamento europeo che classifica nucleare e gas come attività sostenibili. Lo ha detto un portavoce del ministero dell’Ambiente del governo tedesco di Berlino, sottolineando la contrarietà all’inclusione dell’energia nucleare nella tassonomia ‘verde’.
“Il governo federale si è opposto alle regole di tassonomia sul nucleare – ha dichiarato il portavoce – Questo ‘no‘ è un segnale politico importante che chiarisce che l’energia nucleare non è sostenibile e quindi non dovrebbe far parte della tassonomia”. La decisione della Germania complica l’approvazione del regolamento, che si è sempre basato sull’equilibrio tra Berlino pro-gas e Parigi pro-nucleare.
La tassonomia Ue
La tassonomia è il provvedimento con cui l’esecutivo europeo stabilisce quali sono le attività ecocompatibili e quindi meritevoli del sostegno finanziario agli investimenti. Sull’inserimento del metano e dell’atomo in questa lista si è svolta negli ultimi mesi una vera e propria battaglia che ha visto la Francia e i Paesi dell’est europeo favorevoli all’atomo e la Germania, a favore del gas, accettare un compromesso per non rompere l’alleanza con Parigi.
La posizione di Berlino e quella di Roma
“Il fatto che una delle più grandi potenze industriali decida di rinunciare a queste due fonti energetiche è indice di lungimiranza e consapevolezza su un futuro che non può più prevedere dipendenza dalle fonti fossili”, ha commentato l’eurodeputata dei Verdi Eleonora Evi. “È tempo che anche l’Italia chiarisca una volta per tutte la sua posizione su gas e nucleare, senza imbarazzanti balbettii e colpevoli omissioni. Non è accettabile una mancanza assoluta di strategia del nostro Paese. In realtà diversificando l’acquisto di gas si limita a far uscire dalla porta un problema che rientra dalla finestra. Si crea così una nuova dipendenza e si replica lo stesso meccanismo perverso che ci ha legati a filo doppio alla Russia, condannando le famiglie al pagamento di bollette salatissime”.
Non solo. Mentre in Italia restano fermi 200 GW di progetti verdi la Germania vuole soddisfare entro il 2035, il 100% del suo fabbisogno con le rinnovabili.