Il 65% degli spostamenti avviene in auto, crollano la mobilità pedonale e il servizio pubblico
Passata l’emergenza Covid spariscono anche le buone abitudini in termini di. mobilità sostenibile. Nel 2021, la percentuale di viaggi effettuati a piedi, in bicicletta o con un mezzo pubblico scendono al 29% dal 37,5% del 2020. Un calo che si conferma anche nei primi sei mesi del 2022 con una percentuale del 26,1%, inferiore al valore del 2019.
Sono alcuni dei dati contenuti nel 19° Rapporto sulla mobilità Audimob – Stili e comportamenti di mobilità degli italiani curato da Isfort, l’Istituto superiore di formazione e ricerca per i trasporti, in collaborazione con il Cnel e con il supporto scientifico delle associazioni del trasporto pubblico locale Agens e Asstra.
Crolla prima di tutto la mobilità pedonale, la più legata agli spostamenti nel quartiere. Gli spostamenti a piedi nel 2021 sono stati il 22,7% del totale, oltre 6 punti in meno rispetto al 2020, e nel 2022 (primo semestre) scendono al 19,7%. L’auto, anche per il 2022, riconferma invece la sua ascesa. Il 65% degli spostamenti aviene in macchina, un punto e mezzo in più del livello pre-Covid (questo valore era sceso al 59% nel 2020).
In assestamento invece il mercato delle biciclette. Secondo i dati dell’Ancma, lo scorso anno sono state vendute in Italia poco meno di 2 milioni di biciclette – di cui 295.000 e-bike pari al 14,9% del totale. In pratica una leggera contrazione (1,7% in meno rispetto al 2020).
Ma i dati più preocupanti arrivano dal trasporto pubblico locale, un settore chiave in termini di sostenibilità. A fine 2022 si stima una riduzione dei passeggeri del 21% rispetto al 2019.