Clima, il febbraio più caldo di sempre

Cnr: “Stiamo vivendo uno degli inverni più miti e secchi per l’Italia da quando abbiamo a disposizione osservazioni meteorologiche”.

di Barbara Battaglia

Non si tratta solo di una percezione diffusa: l’inverno che sta per finire è stato davvero uno dei più caldi e senza piogge di tutti i tempi, in Italia. Lo ha spiegato oggi, 9 marzo, il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) rendendo noti i dati registrati nel nostro Paese da dicembre a fine febbraio.

L’inverno meteorologico è infatti per convenzione il trimestre dicembre-gennaio-febbraio (e non dunque l’inverno comunemente inteso, astronomico, dal 21 dicembre al 21 marzo); la divisione meteorologica vuole infatti che le stagioni si suddividano in periodi della durata esatta di tre mesi, coincidendo dunque ogni volta con l’inizio e la fine di un preciso mese.

Il caldo anomalo in Italia

E nel corso di questi tre mesi, afferma il Cnr, in Italia si è registrata “un’anomalia di +2.03°C rispetto alla media del trentennio di riferimento 1981-2010, seconda solo all’inverno 2006/2007 (+2.13°C)”.

In particolare il mese di dicembre è stato “il secondo più caldo dal 1800 ad oggi”, mentre febbraio è risultato “il più caldo da quando abbiamo a disposizione misure di temperatura, con un’anomalia di +2.76°C”. Si “salva”, per così dire, solo gennaio “al nono posto con un’anomalia di 1.42°C”.

Per l’ente pubblico di ricerca, fondato nel 1923, quello appena trascorso è dunque “uno degli inverni più miti e secchi per l’Italia da quando abbiamo a disposizione osservazioni meteorologiche”.

Più caldo e meno piogge

E non è solo la temperatura insolitamente elevata a caratterizzare l’inverno 2019/2020. Anche le precipitazioni hanno registrato un dato ampiamente diverso dagli anni precedenti e sono state “pesantemente sotto la media”. Nello specifico, il Cnr ha registrato un “-68% a gennaio e -80% a febbraio”. Con il dato di dicembre, si è arrivati all’“ottavo inverno più secco dal 1800 ad oggi”.