Ministero dell’Ambiente e Festival CinemAmbiente – Museo Nazionale del Cinema organizzano “CinemAmbiente a casa tua”, rassegna online di film a tematica green
Ogni tre giorni un nuovo film green in rete, disponibile per tutti. È l’iniziativa lanciata da pochi giorni dal ministero dell’Ambiente e dal Festival CinemAmbiente, che nasce a Torino nel 1998 con l’obiettivo di presentare i migliori film e documentari ambientali a livello internazionale e contribuire alla promozione del cinema e della cultura ambientale.
Gratuitamente, accedendo al sito di CinemAmbiente, si possono vedere i film, scelti tra i lunghi e mediometraggi che hanno riscosso particolare successo nelle ultime edizioni del Festival o che hanno approfondito, come si legge nel comunicato di lancio dell’iniziativa, “i temi oggi più che mai, anche per effetto della pandemia, al centro del dibattito ecologista: i cambiamenti climatici, l’antropizzazione, la tutela degli habitat di specie, l’ecosostenibilità, i nuovi, possibili modelli di sviluppo. La diffusione in streaming dei film sarà accompagnata da videomessaggi dei registi o da videointerventi di esperti, che offriranno spunti per ulteriori approfondimenti”.
Il film di questi giorni, dal 6 all’8 aprile, è il documentario The Green Lie del regista Werner Boote, con l’esperta ambientale Kathrin Hartmann, che include un’intervista a Noam Chomksy e si occupa delle operazioni di green washing di aziende e multinazionali.
Di seguito gli altri titoli e le sinossi dei primi film in diffusione streaming, dalla scorsa settimana e sino a fine aprile:
L’elemento umano
(The Human Element) di Matthew Testa (USA 2018, 80′)
Il film segue il fotografo James Balog, tra le principali voci dell’ambientalismo mondiale, in viaggio negli Stati Uniti come testimone del passaggio di uragani devastanti, di un villaggio di pescatori minacciato dall’aumento del livello del mare, dei rovinosi incendi in California e di una comunità di minatori disoccupati alla ricerca di nuove speranze. Balog mette a disposizione la sua arte per favorire il recupero della relazione imprescindibile fra Natura e Umanità.
Dusk Chorus
Basato su Frammenti di Estinzioni di Nika Saravanja e Alessandro d’Emilia (Italia 2016, 60’)
Un viaggio sonoro nella foresta amazzonica dell’Ecuador. Un’esperienza sensoriale, scientifica e poetica al tempo stesso, guidata dal ricercatore e compositore eco-acustico David Monacchi, autore del progetto multidisciplinare Fragments of Extinction. I cambiamenti climatici, la sopraggiunta siccità, la presenza massiccia delle compagnie petrolifere e le difficoltà di allestimento dei sofisticati strumenti di registrazione in un luogo impervio, sono gli ostacoli che David si trova ad affrontare.
Oceani, il mistero della plastica scomparsa
(Océans, le Mystère plastique) di Vincent Perazio (Francia 2016, 53′)
Solo l’1% della plastica che fluttua negli oceani raggiunge le coste o rimane intrappolata nei ghiacci artici. Il restante 99%, non essendo biodegradabile, non scompare, semplicemente si rompe in microparticelle tossiche, in gran parte invisibili all’occhio umano. Tale processo di trasformazione sta dando vita a un nuovo ecosistema: la plastisfera.
Ultima chiamata
(Last Call) di Enrico Cerasuolo (Italia 2013, 90’)
Commissionato al Mit dal Club di Roma fondato da Aurelio Peccei e pubblicato nel 1972, il Rapporto sui limiti dello sviluppo fu il primo studio sullo stato di salute del Pianeta Terra e degli effetti della crescita della popolazione umana sugli ecosistemi. A mezzo secolo di distanza, Cerasuolo cerca quindi di capire se abbiamo ormai oltrepassato i limiti o se siamo ancora in tempo per un’ultima chiamata.
Il sorriso del gatto
di Mario Brenta, Karine de Villers (Italia 2018, 60′)
Uno sguardo sulla realtà così come appare oggi nelle strade e nelle città in quanto immagine della crisi e del declino della società occidentale nell’era della globalizzazione. Inquietante come il sorriso del Gatto di Alice nel paese delle meraviglie, il quale, alla richiesta di aiuto della bambina per trovare la strada che la conduca fuori dal bosco, risponde: “Tutto dipende da dove vuoi andare”. La voce narrante è di Marco Paolini.
Ladri di tempo
(Time Thieves. Your Time is their Business) di Cosima Dannoritzer (Spagna, Francia 2018, 52′)
Lasciate da parte per un momento l’acqua, il petrolio, i metalli delle terre rare. C’è una nuova fonte naturale bramata da tutti: il tempo. Un’indagine attraverso numerosi Paesi con interviste a intellettuali ed esperti per riflettere sul valore del tempo e rivelare quanto la sua monetizzazione, da parte di un sistema economico ormai predominante, influisca sulla vita quotidiana.